A cura di Michele Bovo
Le pratiche di MINDFULNESS nell’ Apnea Subacquea
INTRODUZIONE
L’Apnea subacquea consiste in una temporanea sospensione volontaria dell’atto respiratorio durante un immersione senza l’ausilio di respiratori. E’ una delle discipline dove la componente mentale è fondamentale. Andare sott’acqua e rimanere per tempi prolungati è soprattutto una questione di approccio fisico e in special modo mentale. L’Apnea rappresenta un nuovo approccio a un ambiente divenuto poco familiare, dove affiorano pensieri, ricordi, emozioni piacevoli o meno, tensioni e paure. L’Apnea più di ogni altro sport, tocca le componenti più ataviche dell’essere umano.
L’ambiente acquatico ci costringe a cambiare prospettiva, ad entrare dentro di noi per aprirci ad un nuovo mondo, con nuove leggi, dove il naturale “lasciar andare” delle proprie tensioni e paure ci apre ad esperienze magnifiche ed importanti, di estremo benessere e senso di unione con l’acqua e con la vita.
Attualmente questa disciplina è in forte espansione e negli ultimi anni si sono sviluppate diverse specialità che vanno dall’Apnea statica a quella dinamica sino ad arrivare a quella più affascinante dell’Apnea profonda. I record si susseguono anno dopo anno, e sempre maggiore è il numero di persone che si avvicina a questa disciplina. A rendere così affascinante l’Apnea è probabilmente la componente introspettiva, resa estremamente importante dal dover muoversi in un ambiente antico in modo del tutto nuovo, l’acqua. L’Apnea consente all’atleta di qualsiasi livello di entrare in contatto con le parti più intime di se stesso e con i propri limiti, e attraverso un percorso di rilassamento vengono progressivamente lasciate le tensioni con il conseguente spostamento del limite. Ansia, stress, tensioni, paure e dinamiche mentali negative devono essere “lasciate” o “distese” per lasciar posto al momento presente all’esperienza interiore momento per momento. Un pensiero negativo durante una discesa in profondità può pregiudicare il risultato della stessa. In un certo senso nell’Apnea una volta individuato l’obbiettivo è necessario dimenticarlo per poter mantenere l’attenzione a alle sensazioni che si vivono momento per momento.
L’Apnea offre a tutti gli atleti, dal principiante al professionista, la possibilità di portare oltre i propri limiti con una modalità che ci riporta in una dimensione di quiete mentale e rilassamento, ormai poco familiare a causa del nostro stile di vita.
In questo senso le pratiche di Mindfulness previste nei protocolli, possono rappresentare uno strumento fondamentale per aumentare i tempi di permanenza sott’acqua e aumentare il grado di consapevolezza e gestione dello stress e delle dinamiche mentali.
L’Apnea esige la massima presenza al proprio corpo, alle sensazioni momento per momento, e un’altissima capacità di autocontrollo e di rilassare le tensioni mentali e fisiche. Le dinamiche mentali e lo stress associato possono compromettere i risultato della prestazioni sportive e delle discese in apnea. E’ noto, infatti, che la sola attività cerebrale comporta un notevole dispendio di ossigeno, saperla controllare e ridurre al minimo è un aspetto fondamentale in questa disciplina.
Con questo elaborato si vuole dimostrare l’efficacia delle pratiche di Mindfulness utilizzate durante i corsi di Apnea e nella preparazione degli apneisti nelle varie discipline in cui si suddivide.
Attraverso la descrizione di esperienze pratiche si vuole enfatizzare sui risultati ottenuti dagli apneisti, in particolare, su come le tecniche proposte influiscano sul benessere psicofisico generalizzato, sulla consapevolezza delle proprie dinamiche mentali e sensoriali, aumentando notevolmente il grado di introspezione.
Prima di andare oltre è necessario descrivere le principali specialità dell’Apnea, in modo da poter comprendere meglio il significato delle tecniche utilizzate a seconda del grado di difficoltà e delle esigenze richieste.
Specialità dell’Apnea:
Assetto costante: l’atleta raggiunge la massima profondità con la sola forza delle gambe, risalendo poi allo stesso modo. Questa discesa in profondità avviene lungo un cavo, che non è possibile toccare. In questa specialità non ci sono variazioni di assetto, dovuti al rilascio della zavorra. E’ una delle specialità più pure ed affascinanti e allo stesso tempo tra le più impegnative. E’ senz’altro tra le più significative ed importanti per l’apneista. I record in questa specialità arrivano oltre i -120m grazie anche all’utilizzo del monopinna.
Assetto Variabile: L’atleta scende in profondità mediante l’utilizzo di un cavo che poi viene lasciato alla quota stabilita, risalendo in superficie sfruttando le proprie risorse: gambe e braccia. La quota attualmente raggiunta è di -142m.
No-limits: l’atleta raggiunge la massima profondità con zavorre di peso illimitato e risale in superficie con l’aiuto di un pallone. Attualmente rappresenta la disciplina più rischiosa, in quanto vengono messi alla prova i limiti umani alla profondità e a queste quote vengono rese difficoltose le operazioni di assistenza per l’atleta in caso di incidenti. Attualmente le quote raggiunte superano di poco i -240m.
Immersione libera: consiste nell’effettuare una discesa in apnea senza l’utilizzo delle pinne, con la possibilità di tirarsi sul cavo sia in discesa che in risalita. Attualmente le quote limite arrivano a -121m.
Immersione libera non assistita: consiste nel scendere in profondità seguendo un cavo guida, nuotando a rana subacquea sia in discesa che in risalita. Record -101m.
Apnea statica: l’atleta deve rimanere in acqua senza respirare il più a lungo possibile, avendo le vie aeree completamente immerse in acqua per tutta la durata della prestazione. L’attuale record è di 12’ 11”.
Apnea dinamica: l’apneista percorre la più lunga distanza possibile pinneggiando in piscina rimanendo con il corpo completamente sott’acqua. Il record attuale è di 273m.
Apnea dinamica a rana subacquea: l’atleta percorre la più lunga distanza in piscina nuotando a rana subacquea. Il record attuale è di 218m.
Il significato di MINDFULNESS
Mindfulness è uno modo di essere consapevoli, uno stato di continua presenza mentale all’esperienza nel momento presente.
Una completa e omnipervasiva apertura della mente all’esperienza presente, che dimora in quieta e vigile osservazione, equanime, non giudicante e amorevole.
Mediante le pratiche proposte dalla Mindfulness si impara a coltivare e familiarizzare con questo stato di apertura della mente, attraverso una continua presenza mentale alle sensazioni fisiche, momento per momento. Questo atteggiamento di apertura della mente e il mantenimento della presenza mentale non giudicante induce un generale rilascio delle tensioni mentali e corporee con un progressivo miglioramento del benessere psico-fisico. Lo stato Mindful della mente, consente di sviluppare la capacità di cambiare prospettiva rispetto alle proprie dinamiche mentali ( pensieri, emozioni, sensazioni e tensioni corporee), e di imparare a gestirle. Con la pratica di Mindfulness si fa esperienza della natura impermanente, interdipendente e impersonale dei fenomeni, imparando quindi a lasciar andare e ad immergersi nel puro flusso dell’essere.
Un progressivo lasciar andare rispetto ai pensieri riguardanti il passato e le preoccupazioni riguardo al futuro, per immergersi nella profonda realtà esperita nel momento presente.
ESPERIENZA E PRATCHE UTILIZZATE
Verranno di seguito descritte alcune pratiche utilizzate durante i corsi e gli stage di Apnea. Inoltre verranno descritti i risultati ottenuti in base alle osservazioni riportate nelle varie discipline e campi applicativi nell’ambito dell’Apnea subacquea.
Le pratiiche riportate sono state utilizzate nella preparazione all’Apnea nei vari livelli, dai livelli base fino a quelli più avanzati, ai corsi di acquaticità e di avvicinamento all’Apnea per bambini dai 6 anni. Inoltre sono state applicate all’interno di corsi di avvicinamento all’Apnea in soggetti che volevano superare la paura dell’acqua e della profondità.
Pratica di BODY SCAN
Questa pratica prevede il monitoraggio delle varie aree del corpo mediante lo spostamento dell’attenzione, favorendo la permanenza della consapevolezza mindful nei vari distretti corporei in modo da rimanere in contatto con le sensazioni presenti nelle varie aree. Partendo dalla punta delle dita dei piedi l’attenzione si sposta progressivamente verso l’alto andando a coinvolgere tutte le aree corporee: piedi, caviglie, polpacci, ginocchia, cosce, addome, torace, schiena, spalle, braccia, mani, collo, e viso. Durante questa sorta di screening delle varie parti ci si sofferma particolarmente su quelle maggiormente tese, rimanendo presenti alle sensazioni in quell’area momento per momento. E’ possibile che aree particolarmente tese si distendano ma ciò che conta maggiormente è l’assoluta presenza mentale e il contatto con ciò che sperimentiamo nel presente attraverso il contatto con le sensazioni corporee. Spesso la mente ci porta fuori dalla consapevolezza del momento presente, perdendosi nel passato o nel futuro con idee e concettualizzazioni che ci alienano dalla realtà sperimentata in ogni momento attraverso le nostre sensazioni corporee. Il contatto con il corpo ci permette di ancorarci alla realtà presente favorendo stati di serenità mentale, senza indugiare in atteggiamenti mentali disfunzionali. L’intera pratica può durare in genere dai 5 ai 15 minuti o anche di più a seconda delle esigenze e obiettivi.
Esperienze: rappresenta una delle pratiche più importanti nella preparazione mentale degli apneisti, favorisce la stabilizzazione dell’attenzione mantenendo calma la mente e allo stesso tempo rafforza un continuo stato di vigilanza a ciò che sta avvenendo nel corpo in ciascun istante. Questa pratica stimola l’introspezione, raffina il grado di introspezione e di auto-percezione corporea, è una delle tecniche di consapevolezza più importanti nell’Apnea. In breve tempo gli atleti imparano a muovere l’attenzione all’interno del loro corpo ed è esperienza comune di notare una maggior consapevolezza delle tensioni, dei movimenti del corpo durante la prestazione o delle dinamiche mentali. Questa consapevolezza e apertura a ciò che è, senza giudizio, offre la possibilità di poter migliorare e correggere i propri errori.
Pratiche di rilassamento delle tensioni
La pratica utilizzata prevede il monitoraggio delle varie aree del corpo mediante lo spostamento dell’attenzione, favorendo la permanenza della consapevolezza mindful nei vari distretti corporei da rilassare. Partendo dalla punta delle dita dei piedi l’attenzione si sposta progressivamente verso l’alto andando a coinvolgere tutte le aree corporee: piedi, caviglie, polpacci, ginocchia, cosce, addome, torace, schiena, spalle, braccia, mani , collo, e viso. Durante questa sorta di screening delle varie parti ci si sofferma particolarmente su quelle maggiormente tese, “respirandoci dentro”, lasciando che si distendano e la sensazione di distensione diminuisca. L’intera pratica può durare in genere dai 5 ai 15 minuti o anche di più a seconda delle esigenze e obiettivi.
Esperienza: assieme alla pratica di Body scan, questa pratica induce ad un progressivo aumento dell’introspezione, alterando la qualità della percezione corporea e del grado di controllo sulla tensione distensione delle varie parti. Inoltre, è risultata un ottimo metodo per iniziare ad applicare il controllo dell’attenzione mantenendo la mente “occupata” e addestrandola a non disperdesi in pensieri disfunzionali o altre dinamiche mentali che possono ridurre la concentrazione e la performance oltre che ad essere pericolose a certi livelli.
In particolare nella disciplina dell’Apnea è importante avere una costante consapevolezza delle varie parti del corpo sul loro grado di tensione e distensione, sapendo distendere le varie parti anche durante la prestazione. Mantenere una consapevolezza mindful, aperta a 360°, consente di poter monitorare il proprio corpo e la propria mente momento per momento, aprendoci alla piena esperienza presente. Durante i corsi si è osservato, attraverso la testimonianza dei partecipanti, un progressivo incremento dell’autoconsapevolezza delle tensioni corporee e una maggior capacità di rilassamento delle aree. Inoltre questo livello di consapevolezza rende più piacevole e rilassato lo svolgersi delle prestazioni, con un conseguente effetto positivo sui risultati. Questa pratica è stata applicata in varie discipline durante i corsi, in particolare nelle specialità dell’Apnea statica, dinamica e nelle discese in assetto costante, ed è comunque applicabile anche nelle altre specialità.
Particolarmente adatta per i soggetti particolarmente tesi, si dimostra una tecnica sempre efficace e, veloce e facile da interiorizzare.
Particolarmente indicata nei corsi base, nei soggetti particolarmente tesi o con poca confidenza con queste tecniche e con il loro corpo. Inoltre è risultata particolarmente efficace con i bambini e ragazzi. Spesso poco abituati al rilassamento, trovano in questa tecnica una incisiva dimostrazione dell’azione mentale sul corpo, apprendendone il significato applicativo.
Pratiche di visualizzazione
Intese come processo mediante il quale la nostra mente produce volontariamente e consapevolmente delle immagini, una sorta di “sogno” creato e guidato dalla mente stessa nello stato di veglia. La visualizzazione induce oltre che a vedere delle immagini anche il vivere delle sensazioni legate a quelle immagini andando quindi a renderla quasi reale. Per l’atleta l’esercizio di visualizzazione è finalizzato all’incremento delle prestazioni sportive, e la visualizzazione applicata viene scelta in base al tipo di disciplina e in questo caso alla specialità prescelta.
Esperienze: le pratiche di visualizzazione sono risultate particolarmente efficaci durante le fasi preparazione, in termini di rilassamento, attraverso immagini che evocano uno stato di pace e quiete mentale, indispensabile per calmare la mente e ridurre l’ansia e lo stress durante la fase precedente alla gara. Familiarizzare con uno stato di quieta e gentile presenza mentale, mantenendo un atteggiamento di completa apertura e di piena accettazione non coinvolta, aiuta a mantenere uno stato di attivazione e consapevolezza privo di stress, fattore importantissimo nelle discipline dell’Apnea. Visualizzazione di particolari immagini o colori, se esercitate, possono indurre facilmente l’atleta nella dimensione mentale scelta, in modo veloce ed efficace nei momenti di necessità. Inoltre, in alcune specialità dell’Apnea ed in particolar modo nella Apnea statica questa tecnica è di fondamentale importanza.
Inoltre, è risultato di notevole aiuto ripassare mentalmente le procedure da eseguire durante le discese profonde o l’Apnea dinamica, prima di eseguire la prestazione. Gesti che diverranno in seguito automatici o semplicemente richiederanno meno dispendio di “energie mentali” che spesso provocano stress dovuto all’aspettativa, con conseguenti tensioni, permettendo di conseguenza di potersi concentrare sulle sensazioni corporee durante queste fasi delicate in cui è richiesta una massima concentrazione.
Pratiche di Meditazione
Le pratiche di Meditazione utilizzate dalla Mindfulness traggono origine dalla Meditazione Vipassana, e applicate all’Apnea consistono nell’apprendere un nuovo modo di interagire con se stessi.
In particolare attraverso le pratiche meditative si familiarizza con una dimensione mentale di pura e quieta osservazione, di ciò che accade nel campo esperienziale. Si impara ad osservare ciò che accade nel corpo, nel campo sensoriale, e nella mente, senza esserne coinvolti, semplicemente come testimoni. Questo stato offre la possibilità di accrescere il grado di autocontrollo e di gestione delle proprie dinamiche interiori, potendo valutare con mente lucida come procedere, senza ad esempio, “andare in panico”. Le pratiche di Meditazione consentono quindi di familiarizzare con uno stato di lucidità e calma presenza all’esperienza momento per momento, gestendo le varie situazioni nel modo più efficace. Potremmo definire la Mindfulness uno stato di consapevolezza e presenza equanime, gentile ed omnipervasiva, una apertura all’esperienza del momento presente in un continuo lasciare la presa dalle dinamiche mentali, pensieri, idee, concetti, che vengono accettati e vissuti pienamente attraverso l’esperienza percettiva in ogni singolo istante. La funzione primaria delle pratiche di Meditazione è quella di riportare la mente ad uno stato di quiete naturale. Questo, lo si raggiunge in genere applicando l’attenzione su un oggetto per un tempo prolungato, come ad esempio il respiro, oppure un’ immagine, un suono o una determinata sensazione corporea. In seguito, la presenza mentale si amplifica coinvolgendo tutto il campo di esperienza: corpo, sensazioni, fenomeni mentali e stati della mente.
Esperienza: queste pratiche in genere sono state poco utilizzate, se non per gli atleti di alto livello con un interesse personale nel campo introspettivo. E’ stata comunque utilizzata per portare la mente ad uno stato di quiete in particolare prima di prove impegnative e soprattutto competizioni dove si dimostra molto efficace per calmare la mente, concentrarla e gestire situazioni di stress ed ansia. Tra gli effetti notati mediante le pratiche meditative osserviamo: maggiore calma mentale, rilassamento generale del corpo, maggiore lucidità e concentrazione, rilassamento muscolare, abbassamento del battito cardiaco. Come le altre pratiche, necessita di allenamento regolare e costante, è infatti une delle tecniche meno immediate ed i risultati in genere sono più lenti ad arrivare, ma nel lungo periodo porta ad una capacità di gestione di sé superiore a tutte le altre pratiche descritte. In genere si dice che la Meditazione è un atteggiamento alla vita e non una semplice tecnica. Questa infatti modifica il proprio modo di approcciarsi alla vita non solo in acqua ma anche fuori.
Esercizi respiratori e pratiche di Meditazione sul respiro
Questo tipo di esercizi mira a rendere più efficace la respirazione e ad un progressivo rilassamento e benessere psico-fisico. Permettono l’utilizzo di gran del potenziale respiratorio durante la respirazione. Spesso una respirazione normale (Respirazione corrente) permette di utilizzare e quindi ricambiare solamente una minima quantità di aria, rendendo la respirazione poco efficace.
Una respirazione, infatti, dovrebbe coinvolgere tutte le aree coinvolte nella respirazione permettendo il ricambio della maggior parte dell’aria contenuta nei polmoni e di conseguenza aumentando gli scambi gassosi con conseguente maggior ossigenazione del corpo. Gli esercizi respiratori aiutano a riappropriarsi di un’efficace respirazione imparando ad utilizzare tutte le aree coinvolte nelle respirazione, dalla zona addominale stimolando quindi la respirazione diaframmatica, quella toracica fino a quella clavicolare. In gergo tecnico una respirazione che coinvolga tutte queste aree viene chiamata: respirazione completa.
Queste pratiche permettono l’acquisizione di un ritmo respiratorio lento e profondo che stimola un progressivo rilassamento e un benessere psicofisico. E’ noto il legame tra il respiro e l’attività mentale, la profondità del respiro e la sua lentezza influiscono positivamente sull’attività mentale, rallentandola. Portare l’attenzione al respiro attraverso la Meditazione sul respiro, induce un aumento della percezione, riportando l’a consapevolezza al momento presente e inducendo quello stato di apertura caratteristico della Mindfulness. In momenti particolarmente impegnativi e dove è necessaria la massima concentrazione, è indispensabile riportare quindi l’attenzione dentro di sé, e questo stato di presenza e consapevolezza consente di lasciar andare tensioni e dinamiche mentali disarmoniche che possono indurre stati di stress.
Gli esercizi respiratori vanno a lavorare su quelli che sono gli elementi della respirazione: l’inspirazione, l’espirazione, la ritenzione a massima inspirazione o a massima espirazione, andando a creare dei cicli di respirazione che prendono il nome di respirazione circolare, triangolare o quadratica.
Una buona ossigenazione del cervello e del corpo consente di avere una mente lucida, calma e concentrata, qualità fondamentali nell’attività sportiva, in particolare nella gestione dello stress durante la prestazione sportiva. Inoltre, l’aver acquisito una buona tecnica respiratoria consente un recupero maggiore nei momenti di maggiore sforzo muscolare.
Esperienze: Nell’Apnea le tecniche di respirazione sono di fondamentale importanza. La capacità di utilizzare nel modo più efficace la respirazione sta alla base della preparazione dell’apneista. Per tali ragioni, gli esercizi di respirazione vengono utilizzati in tutte le fasi del training durante i corsi di Apnea. L’efficacia e i risultati della respirazione sono visibili immediatamente, sia nei livelli base, che nei corsi di livello avanzato, e durante le fasi di avvicinamento all’Apnea con i bambini. Uno degli esercizi utilizzati per prepararsi all’apnea dinamica consiste nel fare delle respirazioni complete in superficie e di espirare immergendo la bocca nell’acqua facendo quindi delle bolle che vanno a scandire il ritmo di espirazione, rallentandolo ulteriormente. Questo tipo di esercizio si è dimostrato particolarmente efficace con i bambini, in quanto, durante l’espirazione in acqua possono anche rilassare il corpo “abbandonandolo”. Questo stato di abbandono del corpo durante l’espirazione dà al giovane apneista la possibilità di instaurare un contatto con il proprio corpo, le proprie sensazioni e la propria attività mentale, imparando quindi a gestire al meglio le proprie energie.
In breve, facendo Apnea si impara un concetto fondamentale: più si risparmia e ci si rilassa, e maggiore sarà il tempo di permanenza sott’acqua con il conseguente maggior divertimento. Gli esercizi respiratori e l’Apnea subacquea influiscono sul benessere psicofisico incrementando i tempi di permanenza in acqua e di conseguenza la prestazione.
Pratiche di Yoga Mindful
L’antica disciplina dello Yoga viene unita allo stato mindful della mente per esprimere al massimo gli effetti positivi dell’armonizzazione mente corpo indotta da questa meravigliosa tecnica. Lo Yoga rappresenta probabilmente il metodo più efficace per sperimentare il legame tra mante e corpo. Consente di raggiungere un alto grado di controllo del proprio corpo e delle fasi di tensione e distensione. Attraverso le posizioni (Asana) e le loro sequenze, si impara ad armonizzare la flessibilità del corpo con la respirazione, rivolgendo poi la consapevolezza nelle aree interessate, si ha la possibilità di rilassarle.
La consapevolezza mindful consente di amplificare la capacità di rilascio delle tensioni corporee comprendendo che sono intimamente interconnesse a quelle mentali. La pratica del Mindful Yoga rappresenta un raro esempio di integrazione delle potenzialità della presenza mentale consapevole applicate al corpo, che viene sperimentato come un campo unico integrato in interrelazione continua a più livelli.
Esperienze: lo Yoga è una componente indispensabile di ogni corso, utilizzato a tutti i livelli e a tutte le età. Assieme alle tecniche di respirazione si presta ad essere insegnato ed utilizzato dai bambini di 6 anni fino ad atleti di livelli avanzati. Si è dimostrato formidabile per l’acquisizione della consapevolezza del proprio corpo, delle tensioni e di come distenderle attraverso l’unione di respiro e rilascio delle tensioni. Il rilascio avviene mediante il “lasciar” andare delle tensioni mentali, spesso dovute non solo ad una effettiva momentanea rigidità muscolare, ma anche alla tensione mentale dovuta all’aspettativa di voler raggiungere una determinata flessibilità dimenticando di ascoltare ciò che il corpo ci sta comunicando in quel momento. Spesso, è utilizzata la formula “rilassati sul limite”, intendendo con questo il rilascio di ogni aspettativa mentale per rimanere in contatto con ciò che il corpo percepisce in quel momento. La consapevolezza gentile al momento presente, lascia andare l’aspettativa, con la conseguente accettazione di ciò che è, ed il successivo rilassamento delle tensioni. E’ stato riscontrato un incremento della capacità di gestione del corpo dovuto allo sviluppo di maggior consapevolezza e introspezione.
Pratiche di Meditazione di Metta e sentirsi uno con l’Acqua
La pratica di Meditazione di Metta consiste nell’applicazione dell’amorevolezza all’interno della consapevolezza mindful utilizzando varie formule. Questa pratica di meditazione induce all’espansione del proprio livello di consapevolezza in tutte le direzioni e a tutti gli esseri, provocando un espandersi della coscienza fino a sentirsi in intima ed amorevole unione con ogni espressione della vita, oltre i limiti del corpo e della mente, immersi nel più intimo livello del flusso dell’esistenza.
Esperienza: Il raggiungimento di questo stato è fortemente collegato alla dimensione in cui spesso gli apneisti si “immergono” mentre scendono in profondità. Uno stato di intima unione con l’ambiente acquatico, mentre scendono o si muovono nell’acqua, si immergono nel profondo di se stessi, in quella silenziosa dimensione mentale che amano e ricercano facendo Apnea. E’ stata utilizzata al termine degli esercizi di rilassamento in profondità. In particolare, rimanendo posati sul fondo o fissati al cavo di discesa, una volta rilasciate le tensioni attraverso la pratica del Body Scan e in seguito alle pratiche di Rilassamento, ci si dedica a questa pratica espandendo e aumentando la dimensione di serenità e amorevolezza della mente. Gli effetti di questa pratica sono stati lo sperimentare uno stato di pace e silenzio profondo, un “sentirsi una cosa sola con l’acqua” e di conseguenza sono aumentati i tempi di permanenza e un nuovo atteggiamento nel fare l’Apnea, più rilassato, più consapevole dell’unione con l’ambiente circostante.
CONCLUSIONI
J.Mayol il pluricampione mondiale e precursore dell’evoluzione dell’Apnea ripeteva spesso a U.Pellizzari, durante gli allenamenti a basse quote, che fintanto non avesse sperimentato l’esperienza di sentirsi una cosa sola con l’acqua le sue performance non sarebbero migliorate o non avrebbe avuto senso farlo.
Quale aneddoto potrebbe essere migliore per evidenziare l’importanza delle pratiche di Mindfulness nell’Apnea. Questo stato della mente estesa, paradossalmente, è ciò che ricerca e sperimenta ogni apneista quando si immerge ed è anche l’atteggiamento con cui si deve fare Apnea.
Tutto questo rende l’Apnea così particolare da non potersi definire solo uno sport, ma un’arte, uno stile di vita. E’ opinione di moltissimi apneisti che questa disciplina consenta di far sperimentare aspetti molto intimi di sé, e questa nuova consapevolezza si riflette anche in un cambiamento nel rapporto con la vita. Questa componente introspettiva fa si che si distingua notevolmente dalle altre discipline in acqua. C’è un detto a riguardo, che dice : “chi scende in acqua con le bombole o per fare snorkeling lo fa per osservare fuori, chi scende in apnea lo fa per cercare dentro”(U.Pellizzari).
Le pratiche di Mindfulness utilizzate nella preparazione degli apneisti sono risultate efficaci per il raggiungimento dei risultati prefissati nei vari livelli.
L’esperienza riscontrata durante i corsi ha fatto nascere la consapevolezza che le complessità sottostanti a questi tipi di progetti non riguardano solo le competenze sportive, ma coinvolgono l’intera persona, facendoci capire quanto sia importante l’integrazione e l’equilibrio delle componenti interdipendenti facenti parte della nostra esperienza. La sfera interiore non è mai separata dall’esperienza esteriore e le pratiche di Minfulness sono un mezzo efficace per migliorare e portare equilibrio tra le componenti interiori ed esteriori modificando e migliorando il nostro rapporto con la vita.
Gli effetti riscontrati durante lo svolgimento delle attività coinvolgono aspetti fisici e psicologici dell’atleta.
Per quanto riguarda gli effetti fisici più rilevanti, citiamo:
il rilassamento generalizzato
la gestione delle tensioni/distensioni muscolari
rallentamento della frequenza cardiaca
maggior controllo del corpo
miglioramento del gesto atletico nello svolgere gli esercizi
Gli aspetti psicologici vengono migliorati nei termini di:
maggiore conoscenza di sé;
aumento della fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità
atteggiamento mentale positivo
maggior equilibrio interiore, concentrazione e serenità
familiarizzazione con stati mentali di quiete e lucidità
Tutto ciò incrementa nello sportivo una maggior consapevolezza verso le proprie risorse, aumentando notevolmente il grado di autoefficacia.
In ultima analisi possiamo stabilire che le pratiche di Mindfulness favoriscano l’immergersi nello “stato di flusso” durante la performance sportiva, dove mente e corpo dell’atleta diventano una cosa sola. Tecnica e gesto atletico si fondono in ogni singolo istante per far emergere le più eccellenti espressioni delle potenzialità individuali.
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